Sterilizzazione del cane femmina

La sterilizzazione del cane femmina è una pratica sempre più diffusa e considerata fondamentale per la sua salute e il suo benessere. Ma cosa comporta esattamente e perché è così importante?

In cosa consiste la sterilizzazione del cane femmina?

Quella di sterilizzare o meno è una decisione cruciale nella vita di molti proprietari di animali domestici, ma cosa significa esattamente per la cagna?

Si tratta di un intervento chirurgico che implica l’ablazione degli organi riproduttivi. Per le cagne, si tratta di un'ovariectomia, che prevede l'asportazione delle ovaie.

L’operazione viene effettuata in ambiente sterile, generalmente in clinica veterinaria e sotto anestesia generale, per garantire che l’animale non avverta dolore o disagio. La preparazione per l’intervento chirurgico include spesso un periodo di digiuno, esami del sangue per assicurarsi che lo stato di salute sia consono e, in alcuni casi, un elettrocardiogramma.

L’ovariectomia impedisce alla femmina di produrre ovuli, rendendola sterile. Di conseguenza, non avrà più il ciclo mestruale e non potrà più rimanere incinta. Oltre a questi effetti diretti, si riscontrano anche altre incidenze sulla salute e sul comportamento del cane, poiché la sterilizzazione interrompe la produzione di alcuni ormoni sessuali.

Si ricorda che, dopo l’intervento, il cane necessiterà di riposo per qualche giorno e, alle volte, cure post-operatorie appropriate, che includono il monitoraggio della ferita, l’assunzione di farmaci antidolorifici e antibiotici e la limitazione dell’attività fisica per un breve tempo. La maggior parte dei cani si riprende però rapidamente e riesce a tornare alle normali attività entro poche settimane. Inoltre, spesso i veterinari utilizzano punti riassorbibili che non necessitano di essere tolti in una fase successiva.

Perché sterilizzare il cane femmina: i pro

La decisione di sterilizzare una cagnolina spesso nasce da una combinazione di motivi legati a salute, benessere e considerazioni pratiche.

Prevenzione delle gravidanze indesiderate: una delle ragioni più ovvie è evitare cucciolate non pianificate. La sterilizzazione contribuisce a controllare la sovrappopolazione canina.

Salute dell’utero: la sterilizzazione elimina il rischio di piometra, un’infezione che colpisce l’utero potenzialmente letale per le cagnoline. La piometra può svilupparsi dopo il ciclo mestruale portando a complicazioni gravi se non trattata tempestivamente.

Riduzione del rischio di tumori: la sterilizzazione diminuisce significativamente il rischio di tumori mammari, tra le neoplasie più comuni nelle cagne. Più precoce è l’intervento, maggiore è la protezione offerta.

Eliminazione delle gravidanze isteriche: questo fenomeno può manifestarsi dopo il ciclo mestruale e comporta la produzione di latte pur non essendoci cuccioli; una condizione stressante e potenzialmente problematica per la cagna.

Gestione del ciclo: la sterilizzazione elimina il ciclo mestruale, che si verifica solitamente due volte all’anno. Ciò significa non solo meno disagi per l’animale, ma anche meno preoccupazioni per i proprietari, che non dovranno gestire le perdite di sangue o le attenzioni indesiderate dei cani maschi.

Comportamento: anche se non dovrebbe essere vista come una soluzione magica per tutti i problemi comportamentali, sterilizzare aiuta comunque a ridurre alcuni comportamenti indesiderati legati agli ormoni, come la tendenza a fuggire o a diventare territoriale durante il calore.

Considerando tutti questi aspetti, la sterilizzazione diventa non solo una scelta responsabile per la gestione della popolazione canina, ma anche un gesto che aumenta le aspettative di vita della tua fedele amica a quattro zampe.

Quali sono i benefici della sterilizzazione del cane femmina?

I benefici della sterilizzazione, come accennato, sono numerosi e si estendono oltre al controllo delle gravidanze indesiderate, toccando aspetti legati al benessere fisico e al comportamento del cane.

cane felice che corre

  • Meno stress e imprevisti: uno dei benefici più evidenti è l’eliminazione dei periodi di calore, che di solito risultano particolarmente impegnativi per i proprietari, per via dei comportamenti specifici del cane, secrezioni e, talvolta, l’attrazione di cani maschi. La sterilizzazione risolve questi problemi, garantendo una convivenza più serena.
  • Protezione contro malattie: oltre a ridurre il rischio di gravidanze indesiderate, la sterilizzazione diminuisce la probabilità di sviluppare patologie gravi, come tumori ovarici o infezioni all’utero come la piometra, potenzialmente letali se non trattate.
  • Migliore qualità della vita: la sterilizzazione può effettivamente aumentare la longevità del cane. Diminuendo il rischio di contrarre alcune malattie, le probabilità di una vita sana e prolungata crescono.
  • Benefici comportamentali: al di là dei benefici fisici, la sterilizzazione può influenzare positivamente il comportamento del vostro pet. I cani sterilizzati tendono ad essere meno reattivi e più equilibrati, con una diminuzione di comportamenti come marcature territoriali e fughe. Inoltre, si può notare una riduzione dell’aggressività e della competizione con altri cani.

Quando sterilizzare un cane femmina: qual è l’età migliore?

La scelta del momento perfetto per sterilizzare una cagnolina è un tema in cui le opinioni degli esperti divergono. Alcuni veterinari sono propensi a consigliare l’ovarioisterectomia prima del primo ciclo mestruale, sottolineando i benefici legati alla prevenzione dei tumori mammari. Altri, invece, ritengono che attendere uno o due cicli possa essere meglio per lo sviluppo fisico, psicologico e ormonale del cane. Nonostante le diverse scuole di pensiero, è innegabile l’efficacia preventiva della sterilizzazione precoce contro i tumori. Pertanto è essenziale il dialogo con il proprio veterinario di fiducia, che potrà fornire una guida personalizzata basata sui fattori circostanziali, sulle esigenze, sullo stile di vite e sulle condizioni specifiche della cagnolina, garantendo una scelta oculata e consapevole.

Eventuali problemi dopo la sterilizzazione di un cane femmina: i più comuni

Dopo la sterilizzazione, i cani possono affrontare vari problemi, alcuni dei quali sono temporanei e si risolvono da soli, mentre altri potrebbero richiedere attenzione medica. Ecco una lista dei problemi più comuni:

Dolore e disagio: è normale che il cane provi un po’ di dolore e disagio nei giorni successivi all’intervento. Il veterinario può prescrivere antidolorifici per aiutare.

Languore e sonnolenza: anestesia e farmaci post-operatori possono causare sonnolenza e mancanza di energia.

Nausea, vomito e diarrea: possono verificarsi a causa dell’anestesia o dello stress dell’intervento.

Perdita di appetito: il cane potrebbe non avere voglia di mangiare per uno o due giorni.

Gonfiore e lividi: è normale vedere un po’ di gonfiore e lividi nell’area dell’incisione.

Eventuali problemi dopo la sterilizzazione di un cane femmina: i meno comuni

Infezione: segni di infezione includono rossore, gonfiore e secrezioni purulente dall’incisione. Se il cane mostra questi sintomi, è necessario contattare il veterinario.

Apertura dell’incisione: se il cane lecca o morde la ferita, potrebbe aprirla. Un collare elisabettiano può aiutare a prevenire questo comportamento.

Reazioni ai farmaci: alcuni cani possono avere reazioni avverse agli antidolorifici o agli antibiotici prescritti.

Problemi urinari: dopo la sterilizzazione, alcune femmine possono avere temporanei problemi di incontinenza.

Cambiamenti comportamentali: anche se rari, alcuni cani possono mostrare cambiamenti nel comportamento, come ansia o aggressività.

Cosa fare:

  • Controlli regolari: seguire le istruzioni del veterinario per i controlli post-operatori.
  • Gestione della ferita: mantenere la ferita pulita e asciutta, e monitorare l’area per segni di infezione.
  • Limitare l’attività fisica: evitare che il cane faccia attività fisica intensa per almeno 10-14 giorni e privilegiare il riposo per qualche giorno.
  • Uso del collare: impedire al cane di leccare o mordere la ferita.

Se notate qualcosa di preoccupante o fuori dall’ordinario nel comportamento o nella condizione del vostro cane femmina, contattate il veterinario.

Cosa succede al cane femmina dopo la sterilizzazione?

Se la sterilizzazione offre numerosi vantaggi, presenta anche determinate conseguenze che ogni proprietario dovrebbe conoscere e anticipare.

Conseguenze: convalescenza e comportamento

  • Modificazioni metaboliche: dopo l’intervento, è probabile che il cane femmina sperimenti un cambiamento nel metabolismo. Questo rallentamento metabolico può predisporre a un aumento del peso corporeo. Tuttavia, con una dieta bilanciata, i cibi adeguati e un regime di esercizio fisico, è possibile gestire e prevenire l’obesità, mantenendo la cagnetta in forma.
  • Rischi chirurgici: come per qualsiasi operazione chirurgica, la sterilizzazione presenta rischi intrinseci. Questi includono complicazioni legate all’anestesia, infezioni post-operatorie o problemi durante la guarigione della ferita. Sebbene questi rischi siano relativamente bassi e spesso superati dai benefici a lungo termine, è meglio essere informati e preparati.

La sterilizzazione può anche influire sul comportamento di una cagnetta in vari modi:

  • Tranquillità: spesso, i cani sterilizzati mostrano un comportamento più tranquillo e controllato. Questo è particolarmente vero per le cagnoline i cui comportamenti erano legati agli ormoni, come l’aggressività dovuta al calore.
  • Variazioni individuali: se è vero che molti cani femmina diventano più docili e prevedibili dopo l’intervento, ogni animale è un individuo con la propria personalità e predisposizione genetica. Alcune potrebbero manifestare un incremento nell’affettuosità, mentre altre potrebbero diventare più protettive o possessive nei confronti del loro territorio o dei loro proprietari.
  • Monitoraggio post-intervento: dopo l’intervento, è fondamentale osservare attentamente la propria cagnetta per identificare eventuali cambiamenti nel comportamento. Se si notano alterazioni comportamentali significative o preoccupanti, è consigliabile consultare un educatore cinofilo o il veterinario per comprendere meglio la situazione e ricevere consigli su come gestirla.

Quali sono le alternative alla sterilizzazione del cane femmina?

Anche se la sterilizzazione chirurgica è una delle metodologie più comuni per prevenire la gravidanza nei cani femmina, esistono diverse alternative da considerare a seconda delle esigenze dell’animale e del proprietario.

cane con pillola contraccettiva

  • Metodi farmacologici: uno dei metodi alternativi alla sterilizzazione chirurgica è la contraccezione farmacologica. Questa può essere somministrata sotto forma di pillole, iniezioni o altri formati. Questi farmaci agiscono regolando o inibendo il ciclo riproduttivo del cane – pastore tedesco, Golden Retriever o qualsiasi altra razza – prevenendo quindi il calore e la gravidanza. Tuttavia, è essenziale essere consapevoli che questi metodi potrebbero comportare tutta una serie di effetti collaterali, di cui alcuni anche seri, come variazioni comportamentali, problemi ormonali o alterazioni del ciclo mestruale. Inoltre, la protezione contro le malattie non è paragonabile a quella offerta dalla sterilizzazione chirurgica.
  • Impianti: un’alternativa relativamente recente è rappresentata dagli impianti sottocutanei. Questi piccoli dispositivi, impiantati sotto la pelle del cane, rilasciano lentamente ormoni che prevengono il calore e, di conseguenza, la gravidanza. Gli impianti durano generalmente diversi mesi e offrono un’opzione contraccettiva non chirurgica. Come con i metodi farmacologici, gli impianti possono avere effetti collaterali e non fornire gli stessi vantaggi a lungo termine della sterilizzazione.
  • Gestione del ciclo: sebbene non sia un metodo di prevenzione diretto della gravidanza, monitorare e gestire attentamente il ciclo del cane può aiutare a prevenire accoppiamenti indesiderati. Questo richiede una supervisione costante durante il periodo di calore e può non essere l’opzione più pratica per molti proprietari.

In conclusione, sebbene esistano diverse alternative alla sterilizzazione chirurgica, ognuna presenta pro e contro.

Prima di scegliere il metodo più adatto, è fondamentale consultare il vostro veterinario di fiducia, che potrà fornirvi una guida e consigliarvi l’approccio migliore in base alle specifiche esigenze del vostro animale domestico.

Quanto costa la sterilizzazione di una cagna?

Il costo della sterilizzazione di un cane femmina varia notevolmente in base alla regione, alla clinica veterinaria e alla taglia del cane. In media, può oscillare tra 150 e 400 euro. Alcuni fattori che influenzano il prezzo includono l’età e il peso del cane, il tipo di anestesia utilizzata e l’eventuale necessità di esami pre-operatori. Anche i costi post-operatori, come i farmaci per il dolore e i controlli di follow-up, possono aggiungersi alla spesa complessiva.

Avere un’assicurazione per il proprio cane può risultare estremamente conveniente. Le polizze assicurative per animali domestici spesso coprono una parte significativa delle spese veterinarie, compresa la sterilizzazione, riducendo il peso finanziario e permettendo di garantire le migliori cure possibili ai vostri amici a quattro zampe.

Oltre ai benefici economici, l’assicurazione offre tranquillità: in caso di complicazioni durante o dopo la sterilizzazione, le spese possono aumentare rapidamente. Un’assicurazione adeguata copre anche eventuali emergenze e trattamenti imprevisti. Scoprite i pacchetti di Santévet per garantire la salute e il benessere della vostra cagna.

E la castrazione del cane maschio?

La castrazione del cane maschio è un intervento chirurgico che rimuove i testicoli, prevenendo la riproduzione e influenzando alcuni comportamenti. Tra i vantaggi, vi è la riduzione del rischio di tumori testicolari e malattie alla prostata, oltre alla diminuzione di comportamenti territoriali come l’aggressività o la marcatura eccessiva. Questo può essere particolarmente utile in razze come il Jack Russell Terrier, noto per il suo temperamento vivace e territoriale, o il Bulldog Inglese, che tende a sviluppare problemi alla prostata. La castrazione può anche prevenire fughe alla ricerca di femmine in calore, un comportamento comune in razze attive come il Beagle.

Tuttavia, ci sono dei contro. Alcuni cani, come il Golden Retriever, potrebbero avere un rischio aumentato di sviluppare problemi articolari o tumori specifici dopo la castrazione precoce. Inoltre, la castrazione può influire sul metabolismo, causando aumento di peso e una diminuzione dell’attività fisica. Questo è particolarmente vero per razze inclini all’obesità, come il Labrador Retriever o il Cocker Spaniel. È anche possibile che la castrazione non risolva completamente comportamenti indesiderati, come l’aggressività in razze come il Rottweiler, se tali comportamenti non sono legati esclusivamente agli ormoni. Infine, l’intervento richiede un periodo di recupero e attenzione per evitare complicazioni post-operatorie, indipendentemente dalla razza o dall’età del cane.

Va ricordato che, in alcune razze, il carattere potrebbe non cambiare radicalmente: ad esempio, un Dalmata molto iperattivo potrebbe continuare a manifestare comportamenti vivaci anche dopo la castrazione. Per ottenere il massimo beneficio, è necessario combinare la castrazione con un addestramento adeguato e una corretta gestione comportamentale.

Quando castrare un cane?

Il momento migliore per la castrazione dipende da vari fattori, come razza, dimensione e salute generale. In generale, nei cani di taglia piccola come lo Yorkshire Terrier, l’intervento può essere eseguito a partire dai 6-9 mesi, quando lo sviluppo fisico è quasi completo. Per le razze di taglia grande, come l’Alano o il Labrador Retriever, è spesso consigliabile attendere almeno fino ai 12-18 mesi, per consentire una crescita scheletrica adeguata e ridurre il rischio di problemi articolari, come la displasia dell’anca.

Se il cane presenta comportamenti problematici, come aggressività o marcatura eccessiva, il veterinario potrebbe suggerire la castrazione anticipata. Questo è particolarmente importante in razze con forte territorialità, come il Dobermann. Tuttavia, negli esemplari di cani maschi molto giovani, si corre rischio che la castrazione precoce interferisca con lo sviluppo fisico e ormonale, causando eventuali problemi articolari o di salute a lungo termine. Per esempio, nel caso del Border Collie, una razza attiva e con uno sviluppo fisico complesso, è importante trovare un equilibrio tra il momento opportuno e la prevenzione di problemi futuri, tenendo sempre conto dello stile di vita e dell’ambiente in cui vive il cane.