Primi vaccini: quanti e quali per poter uscire?
A 6 settimane di età, in Italia, di norma i cuccioli ricevono la prima dose di vaccino o prima vaccinazione; a 8 settimane di vita viene invece effettuato il vaccino trivalente (cimurro, epatite infettiva, leptospirosi), tetravalente (cimurro, epatite infettiva, leptospirosi, parvovirosi) o polivalente. I vaccini polivalenti più comuni sono il pentavalente (cimurro, adenovirus 1 e 2, che causano epatite e tosse canina, parvovirosi e parainfluenza), l'esavalente (cimurro, adenovirus 1 e 2, due ceppi di leptospirosi e parvovirosi) e l'eptavalente (cimurro, adenovirus 1 e 2, due ceppi di leptospirosi, parvovirosi, parainfluenza e coronavirus). A 12 settimane di vita viene somministrato il primo richiamo del trivalente, tetravalente o polivalente, (successivamente richiami annuali). A 16 settimane si effettua l'antirabbico.
Ad esempio, un Labrador Retriever o un Pastore Tedesco, razze particolarmente socievoli e attive, necessitano di un programma vaccinale accurato per poter socializzare con altri animali senza rischi. Anche i cani più piccoli, come il Chihuahua o il Maltese, devono seguire il medesimo protocollo.
Un altro vaccino importante è quello contro il virus della parainfluenza, spesso somministrato insieme a trivalente, tetravalente o polivalente. Si tratta di un elemento cruciale per i cani che frequentano parchi o aree pubbliche, dove il contatto con potenziali cani infetti può aumentare il rischio di infezione.
Quali sono i vaccini obbligatori per i cani?
In Italia, la legge non impone vaccini obbligatori per tutte le malattie, ma ve ne sono alcuni che risultano imprescindibili in determinate circostanze. Il vaccino antirabbico, ad esempio, è obbligatorio per i cani che viaggiano all'estero.
Razze come il Border Collie, spesso impegnate in competizioni o attività all'aperto, devono essere vaccinate contro la rabbia se si trovano in queste situazioni. Analogamente, cani come il Jack Russell Terrier, noti per la loro energia e il loro amore per l'esplorazione, sono spesso soggetti a vaccinazioni antirabbiche in caso di viaggi transfrontalieri.
Infine, il vaccino contro la leptospirosi è fortemente consigliato, poiché questa malattia può essere trasmessa anche all’uomo. Per razze come il Golden Retriever, che amano nuotare o esplorare ambienti umidi, questo vaccino è particolarmente importante.
E il vaccino l4 contro la leptospirosi?
Il vaccino l4 per cani è un vaccino che protegge contro quattro ceppi della leptospirosi, una grave malattia batterica che può colpire sia i cani che gli esseri umani (zoonosi). I ceppi specifici inclusi nel vaccino I4 sono i più comuni e pericolosi, spesso responsabili di infezioni gravi:
- Leptospira interrogans Canicola
- Leptospira interrogans Icterohaemorrhagiae
- Leptospira interrogans Grippotyphosa
- Leptospira interrogans Australis
La leptospirosi si trasmette attraverso l'urina di animali infetti, contaminando acqua, terreno o cibo. Cani che bevono acqua stagnante (pozzanghere, laghi) o che frequentano aree umide sono più a rischio e più esposti. Questa malattia può causare danni ai reni, al fegato e, nei casi più gravi, portare alla morte. Proteggere il cane con il vaccino I4 è fondamentale per prevenirne l’infezione.
Si inizia a somministrare ai cuccioli di solito intorno alle 8 settimane di età, con un richiamo dopo 3-4 settimane. Successivamente, è necessario ripetere la vaccinazione una volta l’anno, soprattutto se il cane vive in zone ad alto rischio di esposizione.
In Italia, non è obbligatorio, ma è fortemente raccomandato dai veterinari, specialmente per cani che vivono in aree rurali o che hanno accesso a corsi d'acqua, come Labrador Retriever, Golden Retriever o razze che amano nuotare.
Se avete un cane che trascorre molto tempo all'aperto o che frequenta ambienti dove può essere esposto a questa malattia, consultate il vostro veterinario di fiducia per inserire il vaccino I4 nel suo piano di protezione.
Consiglio Santévet
Un vaccino particolarmente consigliato, senza tuttavia essere obbligatorio in Italia, è quello contro la Bordetella bronchiseptica, uno dei principali agenti della tosse dei canili. Questa malattia respiratoria altamente contagiosa colpisce soprattutto i cani che frequentano luoghi affollati come pensioni, parchi o fiere. Razze come i Labrador Retriever, molto sociali e attive, sono più esposte. La vaccinazione è raccomandata annualmente per proteggere la salute respiratoria, soprattutto nei cuccioli e negli adulti attivi.
Vaccinare il cane: il richiamo
Il richiamo dei vaccini per i cani è una pratica fondamentale per mantenere una protezione duratura contro diverse malattie infettive. Dopo le prime vaccinazioni effettuate nelle prime settimane di età del cucciolo, i richiami periodici servono a stimolare il sistema immunitario del vostro animale, garantendo che il livello di immunità rimanga elevato nel tempo. Questo processo è cruciale per proteggere il cane da patologie potenzialmente letali e per assicurargli una vita lunga e sana.
Il ciclo vaccinale: cosa succede se non faccio il vaccino annuale al cane?
Il ciclo vaccinale dei cani inizia generalmente intorno alle 6-8 settimane di età, con le prime dosi di vaccino che servono a stimolare il sistema immunitario del cucciolo, il quale potrebbe essere ancora parzialmente protetto dagli anticorpi trasmessi dalla madre tramite il latte materno. Questi primi vaccini includono spesso, come abbiamo visto, il cosiddetto vaccino polivalente.
Un richiamo di questo vaccino viene effettuato dopo 3-4 settimane dalla prima somministrazione, per consolidare la risposta immunitaria. Un ulteriore richiamo viene somministrato intorno ai 3 mesi di vita, momento in cui il sistema immunitario del cucciolo è abbastanza maturo da sviluppare una protezione efficace e duratura.
Dopo il completamento del ciclo iniziale, i vaccini devono essere ripetuti annualmente (o, in alcuni casi, ogni 2-3 anni, a seconda del vaccino e delle indicazioni del veterinario) per mantenere l'efficacia. Ad esempio, un Bulldog Francese, noto per avere un sistema immunitario delicato, trarrà grande beneficio da richiami regolari per evitare problemi di salute. Allo stesso modo, un Golden Retriever, avrà bisogno di un calendario vaccinale rigoroso per prevenire malattie come la leptospirosi, trasmissibile attraverso l'acqua contaminata.
Fino a che età effettuare le vaccinazioni?
Non esiste un limite massimo di età per vaccinare un cane: anche quelli anziani possono e devono essere vaccinati, soprattutto se non sono mai stati vaccinati prima o se vivono in ambienti a rischio. Tuttavia, nei cani senior, il veterinario valuterà con attenzione la loro condizione di salute generale prima di somministrare qualsiasi vaccino, per evitare eventuali controindicazioni. Ad esempio, un cane anziano come un Bassotto di 12 anni, con problemi cardiaci o renali, potrebbe ricevere vaccini selezionati in base alla sua condizione fisica.
Nei cuccioli, la regolarità dei vaccini è fondamentale perché il sistema immunitario è ancora in fase di sviluppo. Tuttavia, anche per un cane adulto che non è mai stato vaccinato, è possibile iniziare un ciclo vaccinale ex novo. In tal caso, il veterinario somministrerà una prima dose e un richiamo dopo alcune settimane, proprio come avviene nei cuccioli.
Per alcune malattie, come la rabbia, i vaccini possono essere richiesti anche in età adulta, ad esempio per cani che devono viaggiare all'estero. Un Pastore Tedesco o un Siberian Husky che accompagna il suo proprietario in un viaggio internazionale deve essere vaccinato contro la rabbia, indipendentemente dall'età.
Quali sono gli effetti collaterali della vaccinazione canina?
I vaccini per i cani sono sicuri ed essenziali per prevenire malattie gravi, ma come qualsiasi trattamento medico, possono causare effetti collaterali, che nella maggior parte dei casi sono lievi e temporanei. La reazione del cane al vaccino dipende dall'età, dalla razza e dalle condizioni di salute.
Sintomi e reazioni post-vaccino
Le reazioni più comuni ai vaccini nei cani includono:
- Dolore o gonfiore nel punto di iniezione: è normale che il cane possa manifestare un po' di disagio o che si formi un piccolo nodulo che si riassorbe spontaneamente.
- Letargia e sonnolenza: alcuni cani possono sembrare stanchi o meno energici nelle 24-48 ore successive alla vaccinazione; è un effetto normale e temporaneo.
- Febbre lieve: il cane può sviluppare una febbre leggera mentre il suo sistema immunitario reagisce al vaccino.
- Perdita di appetito: questo sintomo è solitamente di breve durata e non deve destare preoccupazione se scompare entro un giorno o due.
Reazioni più serie, sebbene rare, possono includere:
- Reazioni allergiche: alcuni cani, in particolare razze come il Bassotto, il Carlino o il Bulldog Francese, possono essere più predisposti a sviluppare allergie. I sintomi includono prurito, gonfiore del muso, vomito, diarrea o difficoltà respiratorie. Queste reazioni richiedono immediata attenzione veterinaria.
- Shock anafilattico: una reazione estremamente rara ma grave che richiede un intervento rapido.
I cuccioli e i cani di piccola taglia, come lo Yorkshire Terrier, possono avere una maggiore probabilità di effetti collaterali lievi, poiché il loro sistema immunitario è in fase di sviluppo. Nei cani anziani, invece, il veterinario potrebbe valutare con cautela se somministrare certi vaccini, poiché il loro organismo potrebbe rispondere diversamente rispetto a un cane giovane e sano.
Quanto costa fare tutti i vaccini al cane?
l costo dei vaccini per cani in Italia varia a seconda del tipo di vaccino e della regione, ma in media una vaccinazione può costare tra30 e 50 euro per dose. I pacchetti completi per cuccioli, comprensivi di più somministrazioni e richiami, possono arrivare a 100-150 euro.
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